IN CONSULTAZIONE
da Bambini (Maggio 2020)
Non dimentichiamo di agire a cura di Aldo Fortunati, pp.56-59
Narrare per comprendere gli eventi stressanti a cura di Ludovica Broglia, pp.70-74
da Zeroseiup (Giugno-Luglio 2020)
E adesso da dove si riprende? a cura di Ferruccio Cremaschi pp.4-7
stare_dentro_al_cambiamento.pdf a cura di Ferruccio Cremaschi, pag.3
Altre risorse e opportunità formative
da Vita (12 Maggio, 2020)
Una storia ci salverà? Ragazzi e racconti in tempo di crisi a cura di Emanuele Ortu
In cosa consiste il potere “magico” di una storia? L'esperto di narrazione e promozione della letteratura
per l'infanzia Emanuele Ortu ci racconta dell’importanza fondamentale del racconto anche in tempo di pandemia.
da Uppa ( pubblicato il 16/04/2020, aggiornato il 07/09/2020)
Genitori imperfetti? a cura di Silvana Quadrino
Il rapporto genitori- figli è messo alla prova dai profondi cambiamenti dovuti all'emergenza
sanitaria che stiamo vivendo. L'autrice suggerisce ai genitori di non cercare di essere "perfetti"
ma di accogliere e comunicare le emozioni, educando i bambini al rispetto e all'empatia.
https://www.uppa.it/educazione/pedagogia/genitori-imperfetti/
Ri-partire dagli spazi a cura di Carola Castoldi
In ogni ripartenza lo spazio, come dispositivo pedagogico, diventa un soggetto di approfondimento e di messa
a fuoco con il quale siamo chiamati a dialogare.
Ripartire a cura di Giuseppe Nicolodi
I pensieri donati da Nicolodi possono accompagnare le prassi educative nei servizi 0-6
e sostenere anche insegnanti di scuola primaria e oltre.
Il 20 novembre 2020, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza si è tenuto online, il seminario Per gioco e per cura - Pensieri e strumenti per sostenere bambini e bambini.
Il seminario promosso dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza e dal Centro Alberto Manzi, di cui trovate qui le registrazioni ( https://www.centroalbertomanzi.it/per-gioco-e-per-cura-le-registrazioni-del-seminario/ ) ha promosso riflessioni sulle povertà educative e sulle nuove fragilità emerse o rese visibili dalla pandemia.
La lettera del maestro Alberto Manzi ai suoi alunni rappresenta un punto di arrivo
della sua riflessione sul bisogno di educare a pensare, prospettiva che
in questo periodo storico è necessario continuare a coltivare.